Nel Volume #1 tematiche relative a sostenibilità, economia e politica sono affrontate da brillanti nuovi collaboratori della rivista, tra cui lo specialista di tematiche ambientali Fernando Mascaro, lo scrittore e storico Christian Felber (con il suo “manifesto” per l’economia del bene comune), l’architetto Luca Poncellini su Richard Meier e il suo edificio I-Lab in cemento anti-inquinamento a Bergamo. Il personaggio di controcopertina – ritratto da Roberta Savelli – è Marta Sala, la giovane imprenditrice milanese “erede” della collezione Azucena: un’azienda che si può giustamente definire un mito nella storia del design, con i suoi prodotti di arredamento e illuminazione, autentici oggetti di affezione per una clientela sofisticata eppure amante della semplicità. I segreti della produzione industriale sono indagati in due diversi servizi: uno – firmato dal direttore Stefano Casciani – sul Centro Ricerche & Sviluppo che da sempre convalida, sviluppa e porta a realizzazione le idee dei diversi designer B&B Italia; l’altro – di Fernando Mascaro – sull’origine e l’identità sostenibile di Grendene, la più grande industria brasiliana per la produzione di calzature in materie plastiche. Completano i contenuti due comunicazioni istituzionali: quella dei “Saloni” sul grande spazio immaginato e costruito da Jean Nouvel per la Biennale Internazionale dell’ambiente di lavoro, e l’annuncio Italcementi della prima edizione del premio arcVision Women and Architecture, vinto dalla giovane Carla Juaçaba. La giovane progettista brasiliana si rivelerà poi come uno dei più originali e interessanti talenti della nuova architettura latino-americana.