nº 17
Vol. #0
2012
PER UNA NUOVA CULTURA INDUSTRIALE:
Note per una riconciliazione
tra ambiente, progetto e produzione
Una guerra è in atto nel mondo contemporaneo: in conflitto, due possibilità. La prima: estinzione rapida
e molto dolorosa del genere umano, a causa di catastrofi ambientali ed economiche. La seconda, sogno
comune a molti: soluzione degli squilibri planetari, ridistribuzione delle risorse, produzione sostenibile
di manufatti compatibili con l’ambiente. Cosa bisogna leggere per capire qual è il futuro conseguente a
queste due possibilità? Forse qualche libro di Jacques Attali, dove si troveranno descritti altri orrori, o
altre utopiche età d’oro del progetto.
Una considerazione incoscientemente ottimista fa pensare a una terza, realistica, via possibile:
prendere atto della sopravvivenza del sistema di produzione materiale industriale - anche in un’epoca
frettolosamente etichettata come virtuale - e scoprire come agire dentro questo sistema: per realizzare
progetti di infrastrutture, architetture, strumenti d’uso correttivi alla deriva del capitalismo selvaggio.
Possono cambiare le merci, divenire sempre più simili a software, tentare di allontanarsi dalla materia
per attingere alla capacità di espressione pura (“un giorno tutti saranno famosi” – o artisti – “per
quindici minuti”): ma le ragioni e i meccanismi della loro produzione, i fattori di successo o fallimento,
sopravvivenza o sparizione degli oggetti non sono troppo dissimili da quelli del secolo scorso.
Sembra ad esempio difficile immaginare che le popolazioni del Nord Africa, ultime ad essersi sollevate
da una condizione medievale, vogliano rinunciare all’obiettivo miglioramento della loro condizione
attraverso un’inedita versione, possibilmente laica e democratica, del sistema industriale capitalista.
Certo, è una scommessa: ma sicuramente meno rischiosa della follia dei mercati finanziari, insensibili
a qualsiasi problematica etica, culturale, perfino economica.
Anche contro questa follia è iniziata da tempo una rivoluzione silenziosa, un’innovazione quotidiana,
un cambiamento per grandi teorie e piccoli passi di cui alcuni industriali, alcuni progettisti, alcuni
attivisti sono coscienti attori e diffusori. Pochi produttori, architetti, designer hanno più il coraggio
di proporre – pena lo sbeffeggiamento planetario (grazie alla Rete) e la rapida uscita dal mercato del
progetto – soluzioni ancora sospette di inquinamento visivo o reale, finzione scenografica, pretesto
autoerotico per l’elevazione di piccoli monumenti all’Ego. Sperimentazione scientifica, nanotecnologica
e microbiologica si incrociano in invenzioni sorprendenti, “chimere” tra esseri viventi e inanimati, figure
fantastiche in 3d che forse prima o poi risolveranno i problemi della sopravvivenza.
In questa indagine sulla verità di metodi alternativi, in questa ricerca di soluzioni non effimere, di una
stabilità dell’innovazione contro l’epilessia dello stile, accompagna il nostro lavoro di osservatori un
innato sentimentalismo, il ricordo di un’età forse immaginaria in cui le cose, le case, le città avevano
un’anima: quell’entità viva e sempre presente che ci parla attraverso gli oggetti, oltre le lingue, i codici,
le convenzioni e le mode, spesso direttamente al cuore o alla mente, nel quotidiano, faticoso interagire
con il mondo.
Forse è una cosa anch’essa, ma sospetto che sia animata più di tante persone che al sentimento di
essere parte di un’umanità hanno da tempo rinunciato: se questa cosa animata, antica ed eternamente
presente si ritroverà da qualche parte, magari nascosta tra le righe, nelle pagine di questa pubblicazione,
la nostra ottimistica considerazione di partenza avrà avuto un senso.
STEFANO CASCIANI
Sommario Vol. #0
INDUSTRY
BLUE DESIGN
Gunter Paoli
TRE OGGETTI CALDI
Michele Calzavara
INTERVIEW
Johanna Grawunder
LO STAR SYSTEM CHE MANCA
Paola Bellani
FLOS 50
Stefano Casciani
HIDDEN VALLEY, UTAH
Mandevilla Fuller
PORTFOLIO
Andrea Ferrari
LETTERA
STEFANO GIOVANNONI
DIRECTORY
ALLE ORIGINI DEL DESIGN ITALIANO
BLOGS
Sophie Yerli
BOOKS
Lorenza Pignatti
SOUND CHECK
Painè Cuadrelli